Gli squilibri ambientali e i nuovi virus

gli squilibri ambientali

Come sostiene il WWF, quella provocata dal Coronavirus fa parte delle cosiddette malattie emergenti (Ebola, Sars, …) che non sono catastrofi del tutto casuali ma mostrano numerosi elementi comuni. Spesso infatti le malattie trasmesse dagli animali all’uomo, esattamente come il Covid-19, sono conseguenza di nostri comportamenti errati. Fra questi il commercio illegale o non controllato di specie selvatiche e, più in generale, l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi naturali.

La pressione antropica e la distruzione degli habitat naturali delle specie selvatiche hanno prodotto squilibri ambientali, favorendo il contatto e il passaggio di virus patogeni. Anche all’origine del nuovo coronavirus sembra esservi il fenomeno dello “spillover”, il salto che permette al patogeno di passare da una specie ospite a un’altra. E quindi anche da animale a uomo.

L’impatto che le attività umane hanno sugli ecosistemi, le pratiche agricole, i sistemi di allevamento, la distruzione della biodiversità, i cambiamenti climatici, sono tutti elementi che entrano in gioco quando si verifica la comparsa di un nuovo virus.
Ogni qual volta si diffonde un virus si spera nel vaccino giusto, ma se non si sviluppa una attività di prevenzione e salvaguardia ambientale dovremo fare i conti, sempre di più, con la comparsa di nuovi virus e nuove epidemie.
Non solo le nostre attività hanno delle conseguenze sulla comparsa di nuovi virus, ma anche i virus possono portare a grandi cambiamenti nella società e nelle attività dell’uomo. Vai a leggere l’articolo che ho scritto a riguardo!

E tu cosa ne pensi del legame che sussiste fra la nostra società e i nuovi virus? Fammelo sapere nei commenti!

2 commenti su “Gli squilibri ambientali e i nuovi virus”

  1. Smettiamola di uccidere animali! Non abbiamo bisogno di loro per nutrirci!
    Abbiamo un sacco di altre cose.. Basta allevamenti orrendi, andate a vederne uno e poi entrate in una macelleria e comprate una bistecca!
    Ma dove avete il cuore?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *